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Sbarca a Palermo il Grand Hotel di Cristicchi

Il cantautore romano ha presentato al Mondadori Multicenter il suo ultimo album, contenente delle "stanze musicali" che si affacciano su un paesaggio sempre nuovo

Cristicchi apre le porte del suo “Grand Hotel” al pubblico della Mondadori Multicenter. L’evento ha visto protagonista il cantautore romano che ha promosso, sulla scia del successo di Sanremo, il suo nuovo album “Grand Hotel Cristicchi” L’album contiene, come proprio il cantante afferma, dodici “stanze musicali” arredate ognuna in modo diverso che si affacciano su un paesaggio sempre nuovo: si passa da canzoni molto aggressive per poi arrivare a sonorità più dolci, più vicine alla musica classica. Tra le canzoni preferite dall’artista “Meteora”,  disagio psicologico dei giovani che cercano di diventare popolari in breve tempo ma che, come una meteora, svaniscono velocemente nel nulla; ma anche “Insegnami” canzone dedicata al figlio Tommaso che è un’esortazione all’insegnamento che i più piccoli attraverso la loro innocenza possono dare agli adulti i quali oramai  non riescono più a meravigliarsi.
<> Simone Cristicchi dunque si conferma un cantante impegnato, un’artista a tutto tondo capace di raccontare il dolore misto allo sdegno in modo scanzonato e leggero forse per rendere la sofferenza meno amara, forse perché un motivetto, un ritornello orecchiabile che facilmente ritorna alla mente, può essere cantato da tutti giungendo alla consapevolezza che esiste una parte di mondo non felice oltre il tubo catodico. << Mi piace molto il contrasto che creo parlando di problematiche  in modo scanzonato; le canzoni divertenti che scrivo, nascondono sempre grandi drammi di fondo ma li  rendo più dolci attraverso la musica. Così è successo al Festival di Sanremo con la canzone “Meno Male”. Ho contestato la cattiva informazione, anzi la disinformazione e l’autocensura relegando un sound vivace e leggero, creando così ciò che ho definito un “guazzabuglio letterario” perché la canzone è intrisa di piccoli aneddoti, frasi, storie che hanno caratterizzato questo ultimo periodo di vicende italiane. La mia è stata una sfida e in un certo senso l’ho vinta ricevendo l’apprezzamento dell’orchestra del teatro Ariston. Io mi definisco un “ricerca-autore” - continua il cantante romano - Sono persona curiosa, aperto alle nuove esperienze. Durante l’anno, impiego il mio tempo ricercando nel territorio storie interessanti attraverso documentazioni scritte e orali, intervistando la gente, stando a contatto con le persone, in modo che si mantenga viva la memoria. Non importa se le notizie che raccolgo saranno ispirazione per un progetto musicale o teatrale, ciò nasce in maniera del tutto casuale ed è semplicemente il resoconto delle ricerche attuate. Ho sfruttato la vittoria di Sanremo nel 2007 per portare avanti dei progetti che piacessero a me anche se non riscontrassero il consenso della gente.>>

A testimonianza della completezza artisitca del cantante, l’evento di ieri ha regalato anche momenti artistici di elevato spessore: Cristicchi infatti ha recitato una parte del suo prossimo progetto che lo vedrà a Novembre debuttare nei teatri, con lo spettacolo “Li Romani in Russia” per la regia di Alessandro Benvenuti basato dall’omonimo libro di Elia Marcelli, sopravvissuto, come il nonno dell’artista, nella tragica campagna di Russia del 1941-43,  che racconta in dialetto romanesco, la guerra in poesia. L’intenso e commovente monologo è stato accolto con un lungo e caloroso applauso dei presenti che alla fine, come di consueto, hanno giovato della presenza del cantante facendosi firmare autografi e scattare foto.

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