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Agricoltori in crisi: "Pippo Baudo ci aiuti"

Dopo l'appello dei lavoratori di Termini Imerese a Fiorello, adesso gli operatori di Siracusa, Ragusa, Catania, Enna e Caltanissetta si rivolgono ad un altro siciliano doc

Siracusa. Prima sono state le maestranze della Fiat e dell'indotto di Termini Imprese ad appellarsi a Fiorello; oggi sono i produttori agricoli siciliani, costituiti nei comitati in rete ai quali fanno riferimento la gran parte degli operatori di Siracusa, Ragusa, Catania, Enna e Caltanissetta, a lanciare un appello a un altro siciliano doc, Pippo Baudo, perché sostenga "con la forza della sua grandissima popolarità, la battaglia per la sopravvivenza del comparto agricolo e dell'intera filiera in Sicilia". A lanciare l'iniziativa è stato Mariano Ferro, leader dei produttori agricoli siciliani che aderiscono ai comitati. "Ci appelliamo a Pippo Baudo - ha spiegato -, un siciliano che sa cosa vuol dire l'agricoltura per l'economia dell'Isola. Speriamo che possa raccogliere la nostra richiesta e dare visibilità a una battaglia che, se persa, impoverirebbe in maniera irreversibile il tessuto economico e produttivo della Sicilia". "L'intera filiera fa i conti con una crisi acutissima - conclude Ferro - e di proporzioni devastanti. Si lavora sotto costo, ogni giorno gli operatori cumulano nuovi debiti e la sera sono ancora più poveri della mattina. Ma il governo nazionale ci snobba, maggioranza e opposizione sembrano in tutt'altre faccende affaccendate".

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