Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Palermo, assolta dai reati di furto di energia e simulazione di reato

La sentenza per una giovane donna palermitana arriva dopo sette anni. Il contatore Enel manomesso prima del suo arrivo nell'abitazione

Palermo. Dopo oltre sette anni di processo una giovane donna palermitana è stata assolta dalla prima sezione della Corte di Appello di Palermo dai reati di furto di energia elettrica e simulazione di reato. Il giudizio prende le mosse nel 2002 quando i tecnici dell'Enel, chiamati dal condominio, hanno riscontrato la manomissione del contatore di energia elettrica relativo all'appartamento della M.A. La Corte di Appello ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Laura Platino e Giuseppe Pinella che hanno dimostrato come la manomissione del contatore fosse addebitabile agli inquilini che prima della M.A. avevano abitato l'appartamento. Gli avvocati hanno provato non solo che sin dal momento in cui la M.A. era andata a vivere nell'immobile si erano verificate frequenti interruzioni di energia elettrica, ma che tali interruzioni avevano riguardato anche le due famiglie che precedentemente avevano abitato l'immobile. Il collegio difensivo ha poi accertato che il contatore risultato manomesso non era mai stato sostituito e che ogni volta che nell'appartamento giungeva un nuovo inquilino, veniva operata una semplice modifica anagrafica nell'intestazione del rapporto contrattuale con l'Enel, senza che l'azienda fornitrice di energia elettrica provvedesse a sostituire il misuratore. Nel 2002 la donna, colta di sorpresa dai tecnici dell'Enel che avevano riscontrato la manomissione del contatore si era recata dai carabinieri per presentare denuncia contro ignoti. Oltre il danno la beffa. A causa della denuncia era stata rinviata a giudizio oltre che per furto Enel anche per simulazione di reato. Adesso finalmente giustizia è stata fatta.

Caricamento commenti

Commenta la notizia