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Mafia, Cassazione annulla mandato di cattura per boss Gambino

Il superboss americano, in precarie condizioni di salute secondo il suo legale, è rinchiuso dal 23 maggio 2009 preso il carcere romano di Rebibbia in stato di assoluto isolamento dopo il trasferimento in Italia.

Palermo. La prima sezione della Corte di Cassazione ha di nuovo annullato il mandato di cattura emesso dal Giudice Falcone nei confronti del presunto super boss italoamericano Rosario Gambino imputato nello storico processo "Pizza Connection". In buona sostanza è stata annullata nuovamente la decisione del Tribunale della Libertà di Palermo, presieduto dal Giudice Natoli, che ha sempre ritenuto valido tale mandato di cattura emesso ben 30 anni fa. La Corte di Cassazione annullò un anno lo stesso mandato di cattura, poi reiterato. L'avvocato Daniele Francesco Lelli del Foro di Roma difensore di Gambino ha dichiarato: "Dopo ben due annullamenti da parte della Suprema Corte è sconcertante che il mio assistito già assolto in America per questi fatti e gravemente malato non sia stato ancora scarcerato dai Giudici di Palermo". Gambino, in precarie condizioni di salute secondo il suo legale, è rinchiuso dal 23 maggio 2009 preso il carcere romano di Rebibbia in stato di assoluto isolamento dopo il trasferimento in Italia. Si attendono ora le motivazioni della Cassazione che vincoleranno la nuova decisione del Tribunale della Libertà

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