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Miccoli, una promessa e una bugia

Palermo. Una promessa è una promessa per Fabrizio Miccoli. Il primo pensiero per il capitano rosanero davanti ai microfoni, dopo la fine della partita contro la Juventus, va ai lavoratori della Fiat di Termini Imprese. «Se dovessimo battere la Juve, la vittoria sarà dedicata», aveva detto il numero 10 del Palermo in conferenza giovedì scorso. E l’impegno è stato mantenuto, quando Miccoli si è presentato davanti ai giornalisti della sala stampa dell’Olimpico di Torino, dopo la partita più significativa sotto questo punto di vista, se pensiamo a chi è in mano la Juventus. «Dedico questa partita ai lavoratori di Termini Imerese. L’avevo promesso e volevo mantenere questa promessa», ha detto Miccoli, prima che i giornalisti gli rivolgessero domande sulla partita, vinta dal Palermo
2-0, grazie anche a una perla dell’attaccante salentino. Dopo la promessa, la bugia. Già, perché Miccoli svela anche di avere detto una piccola bugia giovedì, quando disse di non avere comprato l’orecchino di Maradona. In realtà, l’orecchino è stato acquistato da Miccoli, che ha poi spiegato il motivo di questo gesto. «Volevo che la cosa rimanesse nascosta, ma non è stato possibile. La ragione per cui ho deciso di acquistarlo è che spero di restituirlo a Maradona. Ridargli il suo orecchino sarebbe l’occasione per incontrarlo e fare una fotografia accanto a lui. Sarebbe un ricordo che terrei per sempre».

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