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Olimpiadi, che disastro la Kostner!

Altra delusione azzurra a Vancouver. La pattinatrice sbaglia praticamente tutto nel programma libero e da settima precipita al sedicesimo posto

Vancouver. La medaglia era un  sogno impossibile, ma i Giochi di Vancouver sono da incubo per  Carolina Kostner. L'azzurra del pattinaggio, la star più  attesa, è crollata sul ghiaccio del Pacific Coliseum dove era  arrivata per recuperare, con il libero, il settimo posto con cui aveva concluso il corto: e invece ha inanellato errori a  ripetizione, con cadute su tutta la prima sequenza di salti che  hanno compromesso "intero esercizio. Una delle notti più amare per la pattinatrice, che si mette le mani nei capelli quando la  musica finisce, è costretta a rimandare indietro le lacrime e  fare l'inchino davanti al pubblico che comunque ha cercato di  sostenerla. Il sedicesimo posto è un'umiliazione per la  campionessa europea, che a Torino aveva meglio figurato con il  nono posto. L'oro, come da previsione, è andato alla coreana Yu Na Kim, da record, seguita dalla giapponese Mao Asada. Bronzo  alla canadese Joannie Rochette, salita sul podio dopo lo choc  della morte improvvisa della mamma domenica scorsa.   
E per l'Italia si chiude l'ennesimo  giorno no, con la  cartolina peggiore. Quella del tonfo della Kostner. "Si impara  dalle sconfitte, con tutte quelle che ho subito il mio futuro  dovrebbe essere brillante" dice l'azzurra prima di scoppiare a  piangere, " oggi non era il mio momento, ma prima o poi dovrà  arrivare. Il talento c'é, non sono balle. Non mi posso  arrendere". Amareggiato anche il presidente del Coni, Gianni  Petrucci: "E' una grande delusione - ha detto il capo dello  sport che in questi Giochi sta collezionando brutte giornate a  go go "c'é molta tristezza perché ci aspettavamo grandi cose  da lei. Capisco il suo dramma di atleta, non posso rimproverarle nulla: dispiace perché è una bellezza rara vederla danzare, ma il punteggio parla chiaro".     
Il Canada intanto prende il largo nel medagliere e sale sul  podio alle spalle di Stati Uniti e Germania: al bottino dei  padroni di casa ha contribuito l'oro arrivato con l'hockey   femminile che ha battuto gli Usa in finale 2-0. Salgono così a  otto i titoli vinti dai canadesi, che a tre giorni dalla fine  dei Giochi contano 17. Oggi è atteso in pista Enrico Fabris:  l'olimpionico di Torino che qui è stato fortemente deludente  gioca l'ultima carta a disposizione, quella dell'inseguimento a  squadre, che quattro anni fa gli valse il secondo oro. In team  con Matteo Anesi e Luca Stefani per proseguire il cammino verso  la finale dovrà superare il Canada, la squadra avversaria  secondo quanto ha stabilito il sorteggio. Dita incrociate anche  per Arianna Fontana: l'azzurra dello short track, un bronzo  conquistato già, prova a centrare il passaggio in finale nei  1000 metri. E dopo la brutta figura nel gigante ci riprovano le  ragazze dello sci impegnate con lo slalom: in pista scenderanno  Denise Karbon, Manuela Moelgg, Nicole Gius e Chiara Costazza,  l'ultima occasione per non chiudere a zero la spedizione rosa  dello sci alpino.

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