Palermo. Chi ha ucciso l'avvocato Enzo Fragalà? E perché? La pista professionale, che vede nell'attività del legale la causa del delitto, è ancora quella privilegiata. Ma il coinvolgimento della mafia, inizialmente escluso, torna tra le ipotesi seguite dagli inquirenti.
A colpire con una mazza la vittima, secondo gli investigatori, non sarebbe stato un sicario. A impugnare il bastone che ha ucciso il penalista sarebbe stato un uomo - molto alto, lo descrivono le persone presenti - che covava verso Fragalà un odio profondo. Impossibile ricostruire il suo identikit: indossava un casco integrale.
Ancora più fitto il mistero sul movente dell'omicidio. Per i carabinieri la causa dell'aggressione va ricercata nell'attività professionale del legale. Un'intuizione che ha
indotto i militari a sequestrate fascicoli processuali più o meno recenti trattati dalla vittima e dal suo studio. In particolare gli inquirenti si sono concentrati su quattro o cinque casi relativi a fatti di sangue. E la matrice mafiosa, accantonata in un primo momento per le modalità dell'aggressione, ora non è del tutto esclusa. "A Palermo - dicono gli investigatori - tranne che chi ha agito sia un folle, é difficile che un gesto tanto brutale ed eclatante possa essere fatto senza almeno il consenso di Cosa nostra".
Le indagini sulla morte di Fragalà, non si esclude sia coinvolta la mafia
Difficile ricostruire l'identikit dell'assassino: si sa soltanto che indossava un casco integrale
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