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Milano, sfilate e polemiche per la Settimana della Moda

Oggi il via con un calendario penalizzato dalle richieste della direttrice di Vogue e i grandi nomi concentrati in soli tre giorni

Milano. Milano ce l'ha fatta. E anche la sua Camera Nazionale della Moda. Dopo settimane turbolente, in cui hanno avuto la scena da protagonisti i battibecchi tra la capricciosa direttrice di Vogue America, Anne Wintonur, e gli organizzatori e politici milanesi – con il risultato di essere arrivati alla vigilia dell'evento con un calendario pronto ma mai definitivo –, la Settimana della Moda di Milano (dedicata alle collezioni Autunno/Inverno 2011) apre oggi il sipario sulle sue passerelle, storiche, attese e sempre di tenendeza.
Si comincia, questa mattina alle 11, con Elena Mirò, a cui faranno seguito Angelo Marani, Simonetta Ravizza, i giovani della Next Generetion e i New Upcoming Designers. Per le 15.30, invece, è prevista la sfilata più attesa della giornata: quella della femme fatale Valeria Marini, con la sua Seduzioni Diamonds e tanto di azzeccatissimo invito rosa a forma di labbra. Sfilano alle 16.15 i capi di Lisa Romanyuk e poi gli abiti di Bng. La giornata si chiude fuori dal centro di via Gattamelata, che tradizionalmente ospita la Settimana della Moda, negli atelier di Alviero Martini sui Navigli, Paola Frani in via Carlo Botta e Lorenzo Riva in corso Matteotti.
Domani  sarà la volta, tra gli altri, di Enrico Coveri, Blugirl, Prada e Moschino, mentre rimangono giorni clou di questa Fashion Week - rimasta penalizzata dalle richieste della giornalista americana che, per impegni personali, ha fatto concentrare le sfilate degli stilisti più celebri nei soli tre giorni del week end - quelli di venerdì, sabato e domenica, dedicati ai grandi nomi come Armani, Versace, Ferrè, John Richmond, Gucci, Missoni, Ermanno Scervino, Salvatore Ferragamo e Roberto Cavalli.

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