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Americano sfugge alla polizia e crea scompiglio all'aeroporto di Palermo

Il ragazzo, 20 anni, promessa del basket prima di avere problemi con la droga, è stato immobilizzato dagli agenti e portato all'ospedale Cervello in trattamento sanitario obbligatorio

Palermo. Un giovanottone americano alto due metri, di 20 anni, promessa del basket prima di avere problemi con la droga, è stato fermato dalla polizia nel "Falcone e Borsellino" di Punta Raisi a Palermo per aver creato trambusto nell'aerostazione scappando dagli agenti, dai vigili urbani, dalle guardie giurate, saltando dalle scale mobili, travolgendo tavolini.
Il giovane ora è in trattamento sanitario obbligatorio nell'ospedale Cervello e ha spiegato ai poliziotti di essere partito dalla sua città negli Usa, Detroit, dopo aver visto un film sulla mafia e aver sentito l'irrefrenabile impulso di visitare Palermo. Avrebbe così rubato al padre i soldi che ha utilizzato per il viaggio fino al capoluogo siciliano.
Il ragazzo sarebbe stato notato mentre camminava lungo l'autostrada Palermo-Trapani in direzione dell'aeroporto e sarebbe stato preso da una volante della polizia e accompagnato nell'aerostazione. Qui si sarebbe sottratto alla custodia degli agenti cominciando a correre per lo scalo: è entrato in un bar del settore partenze, travolgendo alcuni tavolini, e poi ha fatto un salto di circa 2 metri raggiungendo la parta bassa dell'aerostazione, il settore arrivi.
Alla fine è stato immobilizzato, sedato e portato in ospedale. La polizia è in contatto con l'ambasciata americana e con la famiglia del giovane.

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