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Hernandez, un "piacevole problema" per Rossi

Palermo. Un “piacevole problema” in più per Delio Rossi. Questo problema arriva dall’Uruguay e ha un nome e un cognome: Abel Hernandez. E proprio Hernandez non sta facendo nulla per passare inosservato, e per levare questo problema dalla testa di Rossi, che sicuramente direbbe di essere contento di avere dubbi del genere. I numeri in campo del giovane uruguaiano cominciano a mettere in difficoltà Delio Rossi. Quattro gol in trecento minuti giocati e uno, quello di ieri contro la Lazio che ha aperto le danze dei rosanero, segnato dopo appena cinquantadue secondi di gioco. Numeri cha danno fiducia a Hernandez, che spera di trovare ancora più spazio nel Palermo, come ha affermato la pantera rosanero nella puntata di oggi di Tgs studio sport. «Voglio giocare, possibilmente anche a Torino, la prossima settimana contro la Juventus, anche se sono sicuro che se giocherà Cavani, farà bene». Quando è stato chiamato in causa, la pentera non ha fatto rimpiangere gli assenti, e le ultime prestazioni avranno anche chiarito i suoi dubbi sulla sua permanenza a Palermo. «Volevo andare via a gennaio, perché non giocavo, magari in prestito. Sarei tornato in Uruguay, o sarei andato in una squadra di serie B. Poi il mister mi ha detto di restare e ora posso dire di avere fatto la scelta giusta per me». Proprio il mister rosanero ha cambiato Hernandez, come egli stesso ha confermato. «Con Rossi, ho imparato quasi tutto. Ero un altro giocatore prima del suo arrivo. Mi parla sempre – ha continuato Hernandez – e anche il movimento del gol di ieri me lo ha insegnato lui. Lo abbiamo provato molto in allenamento». A sponsorizzare la sua presenza anche il presidente Zamparini, che ha detto di volerlo ogni domenica in campo. «Mi rendono orgoglioso le parole pronunciate dal presidente la settimana scorsa». Infine una battuta sullo scontro diretto per la Champions League di domenica prossima, nel posticipo all’Olimpico di Torino contro la Juve. «Ce la possiamo giocare e possiamo battere la Juve, alla quale leverei Amauri e Del Piero». Crede nell’impresa, dunque, la pantera rosanero, magari da condire con la danza della cumbia, il balletto fatto ieri dopo il suo gol.

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