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Berlusconi: "Non ci sarà nessun inquisito tra i candidati del Pdl"

Il premier promette "liste pulite" e attacca l'opposizione: "Non accettiamo lezioni di moralità da chi si aggrappa a tutto in risposta al calo di consensi"

Roma. Silvio Berlusconi all' attacco: difende la moralità del Pdl, assicura liste elettorali senza inquisiti e accusa la sinistra che in preda ad una "furia distruttrice" cavalca le inchieste sulla Protezione civile per  "annullare" quanto di buono è stato fatto a Napoli, sommersa dai rifiuti, e all'Aquila, colpita dal sisma.
Il giorno dopo aver difeso il coordinatore del Pdl Denis Verdini ammettendo che nel suo partito "ci sono troppi giochi di potere", Berlusconi, in collegamento telefonico con il convegno di Rete Italia a Riccione, serra i ranghi e avverte che non accetta "lezioni di moralità" dalla "sinistra del malgoverno". Pd e Idv hanno reagito considerando questi attacchi come segnali di un premier "in difficoltà".
"Vi assicuro - dice il premier nella telefonata al convegno di Riccione - che non c'é alle porte nessuna Tangentopoli e non ci sarà nelle nostre liste nessun personaggio compromesso in modo certo".  Il suo attacco alla sinistra è a tutto tondo: "Non accettiamo lezioni di moralità da questa opposizione disperata per il calo di consenso che si aggrappa a tutto anche con la demolizione di servitori dello Stato con accuse assurde" tuona Berlusconi che difende Bertolaso da una sinistra che "provocò il caos dei rifiuti a Napoli" e vuole, in genere, "travolgere tutti gli sforzi che si fanno per migliorare il Paese". In particolare, il premier punta l'indice contro una opposizione che  vuole "annullare la pagina nobile" dell'  impegno profuso dalla Protezione Civile all' Aquila facendola passare come "una storia di affari sporchi e di corruzione". Berlusconi dà fondo a tutta la sua verve polemica e parla di "istinti belluini di chi mette a repentaglio gli interessi del Paese per calcoli meschini". Sferzante il giudizio sul Pd dipinto come una forza politica "al traino di un partito eversivo come l'Idv, dei radicali e del superpartito di Repubblica", considerato "sempre più estremista e laicista".
Romano Prodi, tirato in ballo come responsabile "per il suo malgoverno" dei rifiuti a Napoli, replica attraverso la sua portavoce: "Di malgoverno gli italiani ne hanno conosciuto uno solo: quello di Berlusconi, premier delle promesse disattese, impegnato a difendere con le unghie e con i denti le proprie aziende" sottolinea Sandra Zampa che ricorda come Bertolaso "ha più volte dichiarato di aver seguito il piano già predisposto da Prodi".  Di Pietro raccoglie il guanto della sfida: "se difendere la Costituzione vuol dire essere eversivi allora l'Idv è un partito eversivo". "Berlusconi è in difficoltà e in stato confusionale" sostiene il leader dell' Idv che gli rinnova l'invito ad "andare davanti ai giudici".
"Farebbe meglio a guardare ai guai del Pdl" dice Filippo Penati, capo della segreteria del Pd mentre Anna Finocchiaro sottolinea come il premier "attacca quando è in difficoltà" e "cerca di alzare la polvere per coprire una realtà triste e inquietante" dovuta al fatto che dalle inchieste "emerge il quadro di una gestione del potere non trasparente".

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