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Rossi: "Con la Lazio una partita speciale"

Palermo. Quella di domani contro la Lazio non sarà una partita come tutte le altre, e non ha difficoltà ad ammetterlo Delio Rossi nella conferenza di oggi al Tenente Onorato. «Non saranno mai partite come le altre quelle contro la Lazio, ma lo stesso discorso vale per tutte le altre squadre che ho allenato. Detto questo, credo di essere bravo a guardare sempre avanti». L’emozione di incontrare la sua ex squadra è stata, comunque, già superata quando è andato col Palermo ad affrontare, a Roma, la Lazio in Coppa Italia, nella partita vinta dai biancocelesti 2-0. Nonostante ciò, è la sua ex squadra il tema principale della conferenza. Prima, però, un passo indietro all’incontro di ieri con il presidente Zamparini. «Io e il presidente parliamo di tutto, non solo di calcio, e non ho bisogno che venga qui in città per sentirlo. Lo ascolto sempre, ma, detto ciò, sono io l’allenatore e sono io a fare le scelte». Il mister rosanero si sofferma, poi, su due temi trattati ieri da Zamparini. Il primo è l’emergenza difesa, per i nove gol subiti nelle ultime tre gare. «Non sono preoccupato della difesa. È chiaro che sto lavorando per trovare un certo equilibrio. Ma preferisco sicuramente una squadra che prende quattro gol, ma che reagisce sempre, rispetto a una squadra che si accontenta di stare sotto 1-0. In questo caso, sarei molto preoccupato». Rossi prosegue poi parlando dei giocatori in partenza a fine stagione, e in questo caso il riferimento è soprattutto a Simplicio e Bresciano. Ieri, Zamparini aveva detto di dare precedenza a chi rimarrà dopo giugno. Ancora una volta Rossi ribadisce di tenere conto di ciò che dice il presidente, ma la sua idea in merito è sostanzialmente diversa. «Il presidente dice che chi è in scadenza dà di meno sul campo? Io ho sempre avuto giocatori che in scdenza hanno fatto sempre meglio di chi, magari, ha un contratto di cinque anni, che, per questo motivo, ritiene di avere un vitalizio e sta tranquillo. Per me, comunque, resta decisivo quello che vedo durante gli allenamenti per fare le scelte». Inevitabili le domande sui giocatori allenati fino all’anno scorso alla Lazio, che rappresentano i maggiori pericoli per i rosanero nella partita di domani al Barbera. «Zarate è un talento incredibile, che, però, deve essere ancora affinato. Può giocare tranquillamente con Rocchi, perché solo due giocatori non bravi non possono giocare assieme». Rossi ritiene importante anche il ritorno in campo di Ledesma. «È uno di quei giocatori di cui capisci l’importanza quando non è in campo. È una caratteristica comune solo ai grandi calciatori». E poi una battuta sul nuovo allenatore della Lazio, Edy Reja. «È la persona giusta per questo ambiente, perché è molto equilibrato e pragmatico». Un fermo no comment, invece, su Lotito. «Non voglio parlare di lui. Ogni cosa che direi sarebbe una menzogna, o verrebbe travista. Si tratta di una parentesi della mia vita che si è chiusa, punto». Infine una battuta su Mchedlidze, che pochi giorni fa è tornato a farsi sentire dopo circa due mesi, dando la colpa del sua mancato rientro in Italia a Delio Rossi. «Non è vero ciò che lui ha detto. Con lui non c’eravamo lasciati così».

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