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Videogiochi, aiutano i ragazzi a studiare meglio

Lo sostiene James Gee, ricercatore che insegna letteratura nell'Arizona State University. "Sono motivanti perchè propongono sfide fattibili" dice

San Diego. I genitori contrari ai videogiochi forse potrebbero cambiare idea perché un ricercatore che insegna letteratura nell'Arizona State University, James Gee, sostiene che adottare i videogame nei sistemi educativi scolastici potrebbe addirittura migliorare l'apprendimento degli alunni. Il ricercatore ne ha parlato nel congresso annuale dell'Associazione Americana per il Progresso delle Scienze in corso in California, a San Diego. Gee è da molti anni impegnato nello studio delle potenzialità dei videogiochi e ha appena pubblicato il libro "Women as Gamers: The Sims and 21st Century Learning"; nel 2004 ha scritto uno dei primi libri su come i videogame utilizzino i buoni principi dell'apprendimento, intitolato "What Video Games Have to Teach Us about Learning and Literacy".  Il ricercatore sostiene che i videogame ottimizzano l'apprendimento in molti modi: prima di tutto forniscono informazioni solo all'occorrenza e non tutte insieme. "Noi tendiamo a insegnare la scienza, per esempio, impartendo molte nozioni. I videogame invece hanno un altro metodo: ti dicono che c'é del materiale e se tu hai bisogno di informazioni te le danno". I videogame forniscono anche un clima che Gee definisce "molto motivante" perché ti dice che "ci sono sfide, ma fattibili". L'idea che gli insegnanti possano apprendere dall'industria dei videogiochi è diventata molto polare negli Stati Uniti. Per esempio nel 2009 il presidente degli Usa, Barak Obama, ha annunciato una campagna per migliorare la formazione in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica e, nell'ambito di questa campagna, la Fondazione Macarthur ha lanciato una competizione per sviluppare videogiochi per insegnare scienza e matematica.

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