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Sesso come in Arancia meccanica Condannato per violenza sessuale

L'uomo sarebbe stato ossessionato dal film di Kubrick e avrebbe fatto ripetere all’infinito, all’ex moglie, la scena dello stupro. Dovrà scontare un anno e mezzo di reclusione

Palermo. Dovevano fare sesso sulla nona di Beethoven e ripetere all'infinito la scena dello stupro della ricca e anziana signora nel film Arancia Meccanica, fino a quando lui non l'ha lasciata per un'altra. L'ossessione di G.P., 32 anni, per il film di Stanley Kubrick lo ha portato alla condanna, inflitta dalla terza sezione della Corte d'Appello di Palermo, a un anno e mezzo di reclusione per violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti della sua ex moglie.
Tutto è partito dalla denuncia della donna. I due, giovani universitari, si erano sposati nel 2003 per separarsi nel 2005. La donna ha deciso di rivolgersi alla polizia dopo avere sorpreso il marito, che da qualche settimana era andato via da casa, davanti alla mensa universitaria con la ragazza audiolesa di cui era tutor per gli studi. A quel punto, l'ex moglie ha raccontato tutti i “vizietti” e i maltrattamenti del marito che le imponeva anche i capi d'abbigliamento da indossare e la costringeva a fare sesso anche quando non voleva, sempre sulle note di Beethoven, in qualche occasione anche picchiandola e insultandola. L'uomo, che ha sempre negato tutto, si è difeso dicendo che il film lo conosceva appena e di averlo visto solo una volta. A smascherarlo sono state le domande del legale della donna, l'avvocato Ermanno Zancla, a cui l'imputato ha risposto dimostrando di conoscere quasi a memoria la pellicola di Kubrick. Alla tesi dell'uomo aveva creduto il gup di Palermo, Giuseppe Sgadari, che in primo grado lo aveva assolto con la formula "perché il fatto non sussiste".  La sentenza del gup è stata però rovesciata dalla Corte di Appello che ha dato ragione alla donna. Il risarcimento, che sarà quantificato in sede civile, sarà devoluto a un'associazione a tutela delle donne abusate e maltrattate, "Le onde Onlus" di Palermo.

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