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Mafia, processo Perseo: chiesti 350 anni di carcere

Questa la pena totale per i 42 imputati chiesta dai pubblici ministeri nel procedimento in corso col rito abbreviato nell'aula bunker dell'Ucciardone

Palermo. I pubblici ministeri Ignazio De Francisci e Roberta Buzzolani hanno chiesto 350 anni di carcere per i 42 imputati del processo Perseo, in corso col rito abbreviato davanti al Gup Ettorina Contino, nell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone. La requisitoria è durata due udienze e il pm Buzzolani ha riepilogato i dati principali emersi dall'indagine dei carabinieri del Comando di Palermo.    
 Nel corso del 2008 i boss del capoluogo siciliano tentarono di ricomporre la Commissione provinciale di Cosa Nostra, per riorganizzarsi su base verticistica. Il tentativo naufragò per l'opposizione di alcuni degli indagati a sottostare al candidato unico al comando della commissione stessa, il boss di Villagrazia Benedetto Capizzi. Grazie a pedinamenti e intercettazioni furono ricostruite e seguite riunioni di vertice, discussioni, trattative.     
 Il pm Buzzolani, assieme alla quale oggi era in aula il procuratore aggiunto De Francisci, in rappresentanza del vertice dell'ufficio, ha chiesto la pena più elevata, 24 anni, per Sandro Capizzi, figlio di Benedetto. Diciannove anni sono stati  proposti per un altro dei mafiosi più assidui nelle trattative,  Giuseppe Scaduto, capomafia di Bagheria. A seguire, 16 a testa  per Salvatore Adelfio e per il figlio Giovanni, anche loro  ritenuti vicini a Capizzi. Quindici anni ciascuno sono stati  proposti per Antonino e Salvatore Freschi; 10 per Gioacchino  Mineo; 9 per Salvatore Milano, Antonino Gioacchino Capizzi,  Giuseppe Perfetto; otto e 9 mesi per Vincenzo Tumminia,  Francesco Bonomo, di San Mauro Castelverde, Rosario Salvatore Lo  Bue, di Corleone, Luigi Caravello. E poi otto a testa per il  vecchio boss di Porta Nuova Gerlando Alberti, per Ludovico e  Rosario Sansone, Massimo Mulé, Baldassare Migliore, Filippo  Annatelli, Salvatore Bellomonte, Filippo Salvatore Bisconti,  Giuseppe Calvaruso, Gaetano Ganci. Sette ciascuno per Onofrio  Prestigiacomo e Placido Naso; sei per Gaspare Perna, Santo  Dell'Oglio, Giuseppe Di Cara, Marcello Di Giacomo, Tommaso Di  Giovanni, Giuseppe Greco, Francesco Leone, Salvatore Lombardo,  Vincenzo Carlo Lombardo, Espedito Rubino, 5 anni e 6 mesi per  Enrico Scalavino. Due anni e nove mesi, infine, è la proposta  per Rosario Rizzuto, 2 per Francesco Paolo Piscitello, un anno  per Gaetano Filippone

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