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Palermo, intascano gli assegni di disoccupazione di altri: maxi truffa all’Inps

Negli ultimi mesi quasi 300 persone con documenti falsi hanno riscosso alle Poste soldi non loro. Indaga la procura

Palermo. La procura di Palermo indaga su una truffa per centinaia di migliaia di euro ai danni dell'Inps. Negli ultimi mesi quasi 300 persone con documenti falsi hanno riscosso alle Poste un assegno di disoccupazione. Le indagini sono coordinate dal pm Maurizio Agnello.  Secondo gli inquirenti, i truffatori si presentano all'ufficio postale e spacciandosi per un lavoratore in attesa della disoccupazione incassano i soldi esibendo una patente o una carta d'identità false. Gli investigatori ipotizzano che ci sia dietro una banda bene organizzata.
In base alle procedure, l'Inps recapita a casa del lavoratore il mandato di pagamento. Solo che qualcuno riesce a intercettare in anticipo la lettera. La truffa viene a galla quando, dopo mesi d'attesa, il lavoratore reclama il mancato pagamento e scopre che qualcuno ha intascato i soldi al posto suo. A quel punto l'Istituto di previdenza sociale è costretto a rifare il mandato di pagamento. Nei mesi scorsi un impiegato delle poste si è insospettito e ha chiamato la polizia. Due persone sono state arrestate, con loro avevano documenti falsi. Uno di loro ha rivelato agli investigatori di avere ricevuto la promessa di 300 euro se si fosse prestato al gioco. Dalle indagini è emerso che la banda ha a disposizione delle carte d'identità rubate in alcune delegazioni comunali di Palermo e delle patenti trafugate nel 1997 alla Motorizzazione di Pisa. La magistratura sta cercando di scoprire eventuali complicità all'interno degli uffici pubblici. Nel frattempo l'Inps ha pagato due volte indennità per complessivi 400 mila euro, ma sono ancora in corso le verifiche su molte altre pratiche.

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