Palermo. "Io, la mia sfida l'ho già vinta. In questi mesi abbiamo operato con tenacia e caparbietà per mettere ordine nei conti e nei servizi di Amia e ci siamo riusciti". Lo dice il sindaco di Palermo Diego Cammarata commentando la decisione del tribunale fallimentare di Palermo che ha dichiarato lo stato di insolvenza dell'Amia, l'ex municipalizzata che gestisce la raccolta di rifiuti in città.
"La raccolta è tornata regolare - continua - ha preso il via con successo la raccolta differenziata nella vasta area interessata dal progetto e i lavori in discarica con il coordinamento del Prefetto mettono al riparo Palermo per i prossimi anni dai ritardi della Regione sui termovalorizzatori". Per Cammarata "Amia ha raggiunto il pareggio tra costi e ricavi e non perde più da ottobre dello scorso anno". "Con la consulenza di Kpmg - aggiunge - Amia ha riordinato i suoi bilanci e li ha resi trasparenti, e questo ci ha consentito di approvare il nuovo piano industriale e sottoscrivere il nuovo contratto di servizio. Il rendiconto consuntivo al 31 dicembre 2009 ha confermato il riequilibrio sostanziale dei conti e la consistente riduzione dell'esposizione debitoria dell'Azienda".
"Avevamo predisposto un piano di risanamento che prevedeva la copertura delle perdite - continua - con la creazione di un polo industriale dell'energia dotato di un programma di investimenti con risorse disponibili, che avrebbe messo Amia nella condizione di affrontare le sfide del mercato e la potenziale privatizzazione, e questo salvaguardando sia i livelli occupazionali che i crediti verso Amia". "Sul nostro piano di risanamento, che prevedeva la ripatrimonializzazione - continua Cammarata - della società, già deliberata dal Consiglio comunale, avevamo negoziato e ottenuto una proposta di finanziamento da parte di Sace che lo ha ritenuto credibile e quindi bancabile, così riconoscendo il lavoro di riordino dell'Azienda fatto in questi mesi".
Per il sindaco "adesso metteremo a disposizione degli amministratori nominati dal Tribunale tutto quanto necessario perché possano fare il loro lavoro nel miglior modo possibile, per proseguire nella strada intrapresa che garantisce il mantenimento dei livelli occupazionali e il funzionamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, cosa che il presidente Lo Cicero e l'amministrazione comunale dopo tanti sforzi erano riusciti ad assicurare". "Per ogni altra considerazione - conclude - aspettiamo di leggere la sentenza del Tribunale"
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