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Bagarella, il boss diventato "povero": per lui patrocinio gratuito

Secondo il giudice monocratico di Palermo il cognato di Totò Riina sarebbe davvero indigente: "Non ha truffato lo Stato"

Palermo. Leoluca Bagarella, uno dei capi storici di Cosa Nostra, è diventato ufficialmente "povero". A dirlo è una sentenza del giudice del tribunale monocratico di palermo, Salvatore Flaccovio, che ha stabilito che nel 2004, quando Bagarella chiese il patrocinio gratuito, non disse il falso. Nè omicidi o stragi dunque, solo l'essere scagionato da un'accusa "più comune". Secondo la Procura, durante un processo nel 2004, pur avendo un reddito superiore ai 9000 euro previsti, avrebbe usufruito del gratuito patrocinio. Come il più povero degli imputati. Ulteriori approfondimenti nell'edizione cartacea del "Giornale di Sicilia"

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