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Terrore Paranormal Activity: in molti finiscono al 118

L'horror “low cost”, campione di incassi nel mondo, spaventa anche troppo i ragazzi, vittime di attacchi di panico e crisi isteriche. Molti casi a Napoli. Protestano genitori e associazioni e il Codacons annuncia azioni legali

 Al box office fa paura anche ad Avatar, piazzandosi al secondo posto negli incassi del week end. Nelle sale - dove è uscito senza alcun divieto - terrorizza i minori, provocando crisi di panico e spingendo il presidente della commissione Infanzia Alessandra Mussolini a sollecitare l'intervento del ministro dei Beni culturali Sandro Bondi. E' bufera su Paranormal Activity, l'horror low cost di Oren Peli - costato 15 mila dollari, quasi 110 milioni di incasso negli Usa, 3,6 milioni di euro in tre giorni in Italia - contro il quale scendono in campo anche genitori e associazioni, con il Codacons che annuncia azioni legali. Il ministero si limita a precisare che la commissione ha già dato il via libera.    A lanciare l'allarme contro il film - che racconta i brividi di Katie e Micah alle prese con una nuova casa nella periferia di San Diego, di cui scoprono di non essere gli unici inquilini - è la Mussolini. "E' una pellicola ad alto contenuto ansiogeno e non vietata ai minori, che sta provocando numerosi casi di attacchi di panico e di problemi psicologici tra i giovani", accusa. Se è tardi per vietarlo, almeno "vanno studiate forme di avvertimento, indirizzate in particolare ai genitori, affinché siano consapevoli dei rischi ai quali i figli vanno incontro", sostiene la presidente della commissione Infanzia. Da Napoli, in particolare, si segnala un boom di richieste di intervento al 118 tra i ragazzi rimasti scioccati dal film: il caso più grave, quello di una ragazzina di 14 anni, portata in ospedale in evidente stato catatonico.    Per il Codacons ci sono gli estremi per ricorrere ad "azioni legali": "I casi accertati di attacchi di panico e gli altri effetti psicologici registrati nei minorenni, legati alla visione della pellicola, dimostrano chiaramente l'esigenza di vietarne la visione ad un pubblico di età inferiore ai 18 anni". Tra l'altro, spiega l'associazione, "i minorenni che in questi giorni hanno subito effetti legati alla visione del film, quali attacchi di panico, tremori, vomito, stato di choc, potrebbero richiedere il risarcimento dei danni in tribunale".    Molto critico anche il Movimento genitori, convinto della necessità di "rivedere le modalità di giudizio con cui vengono assegnati i divieti". Per di più, sottolinea il Moige, "il trailer era decisamente esplicito" e "in America il film é segnalato con una R, ossia vietato ai minori di 17 anni se non accompagnati da un adulto, in Inghilterra è vietato ai minori di 15 anni e in Germania e nei Paesi Bassi la visione è vietata ai minori di 16 anni".    Dal ministero dei Beni culturali (e dalla Filmauro, che distribuisce Paranormal Activity in Italia) ci si limita a ricordare che l'ottava sezione della commissione per la revisione cinematografica si è già espressa il primo febbraio, dando a maggioranza parere favorevole sull'uscita del film in sala "senza limiti per i minori".

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