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La centrale esplosa in Usa: cinque morti e dodici feriti

Difficile stimare il numero dei coinvolti. Sono tanti i dispersi. Proseguono le ricerche nella speranza di trovare sopravvissuti

Roma. Rimane fermo a cinque morti e almeno 12 feriti, con un numero ancora imprecisato di dispersi, il bilancio ufficiale dell'esplosione avvenuta ieri in una centrale elettrica di Middletown, nel Connecticut. Lo riferiscono diversi media americani nello loro versioni online.
Fino a tarda sera ieri sono proseguite le ricerche nella speranza di trovare sopravvissuti tra le macerie della Kleen Energy Plant in parte crollata a causa dell'esplosione avvenuta mentre il sito era ancora in fase di collaudo. Le difficoltà nello stabilire un bilancio certo, a parte la fase delle ricerche ancora in corso, è dovuta al fatto che non si conosce il numero esatto di persone che vi lavoravano al momento dell'esplosione: il sindaco di Middletown ha affermato che potrebbero essere tra le 100 e le 200.
A confermare l'entità dell'episodio, anche le testimonianze dei residenti che fino a 50 chilometri di distanza hanno avvertito l'esplosione, alcuni hanno dichiarato di aver sentito tremare le mura delle loro abitazioni al momento dell'esplosione ieri intorno alle 11.19 del mattino ora locale (le 17.19 circa in Italia), riporta la Cnn online.
A Middletown abita una folta comunità di origine italiana: molti abitanti vengono dal paese gemellato di Melilli, vicino a Siracusa. La centrale si trova a sud della città sul fiume Connecticut, poco lontana dalla Wesleyan University, una delle migliori degli Stati Uniti,  la sua realizzazione è costata un miliardo di dollari. Il principale partner del progetto, l'ex consigliere comunale William Corvo, è figlio di Max Corvo, ex agente dell'Oss e uno dei protagonisti dello sbarco in Sicilia.

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