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Il rapimento di Cicala, Al Qaida: l'ultimatum scade il primo marzo

In un comunicato su internet l'organizzazione terroristica chiede la liberazione dei suoi prigionieri per il rilascio del carinese

Washington. Il braccio maghrebino di Al Qaida ha fissato al primo marzo un nuovo ultimatum per il rilascio di Sergio Cicala, l’uomo di Carini, in provincia di Palermo, rapito con la moglie in Mauritania lo scorso 17 dicembre.
Nel comunicato pubblicato su internet e di cui ha riferito il centro americano di sorveglianza dei siti islamici (Site), Al Qaida per il Maghreb islamico dice di volere la liberazione dei suoi prigionieri in cambio del rilascio degli ostaggi occidentali. Per la liberazione di Cicala l'organizzazione terroristica dà "25 giorni di tempo a partire dall'emissione del comunicato", pubblicato secondo Site il 4 febbraio. La moglie di Cicala, Philomene Pawelgna Kaboré, non viene citata nel comunicato.
Per il rilascio dell'altro ostaggio occidentale nelle sue mani, il francese Pierre Camatte, Al Qaida per il Maghreb islamico ha fissato un ultimatum al 20 febbraio. In precedenza l'organizzazione terroristica aveva minacciato di uccidere l'ostaggio francese, rapito in Mali lo scorso 26 novembre.

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