Sono 80 gli esuberi previsti dall'Italtel per lo stabilimento di Carini (Palermo), sui 400
totali. Si tratta del 35% del personale, costituito da 230 lavoratori. La notizia è emersa nel corso del vertice che si sta svolgendo a Roma, al ministero delle Attività produttive, al quale stanno partecipando anche la dirigenza Italtel e le rappresentanze sindacali dei lavoratori. In contemporanea circa 150 impiegati dell'taltel di Carini, quelli che non sono andati a Roma a protestare, hanno costituito un sit-in davanti la sede regionale di Telecom in via Ugo La Malfa a Palermo. "Siamo qui - spiega Francesco Seminara, dipendente Italtel - perché gli esuberi annunciati oggi sono diretta conseguenza del drastico calo delle commesse di Telecom, per un totale di 40 milioni di
euro". "I Governi regionale e nazionale devono intervenire energicamente per evitare questi esuberi", ha detto Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, intervenuto al sit-in. "Incalzeremo - ha aggiunto - il presidente della Regione Lombardo, affinché si impegni a fare in modo che non sia lo stabilimento di Carini a subire, più delle altre strutture in Italia dell'Italtel, il sacrificio maggiore in termini di posti di lavoro. Non capisco perché lo stabilimento di Milano dovrebbe subire la riduzione del 10% del personale e quello di Carini il 35%". "Abbiamo chiesto ad Italtel di spostare in Sicilia il tavolo della vertenza sullo stabilimento di Carini. Contiamo di poter creare le condizioni per ridurre al minimo gli esuberi" dice Pino Apprendi, vicepresidente della commissione Attività produttive dell'Ars, che a Roma ha partecipato all'incontro sulla vertenza Italtel.
L'incontro sullo stabilimento di Carini si terrà l' 11 febbraio nella sede della commissione Attività produttive, a Palazzo dei Normanni a Palermo, alla presenza dei rappresentanti
dell'Italtel e dell'assessore regionale all'Industria
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