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Juventus, Zaccheroni: "C'è ancora molto da fare"

Il nuovo tecnico: "Contro la Lazio molta voglia ma troppa frenesia. Credo in questa squadra, abbiamo un organico di spessore"

Torino. Cambia l'allenatore ma la Juve continua a deludere. E' amaro l'esordio in panchina di Alberto Zaccheroni: i bianconeri vengono fermati sul pari dalla Lazio, subendo  un'altra rimonta come sabato scorso contro la Roma, la gara che di fatto aveva segnato il capolinea per Ciro Ferrara. 'Zac' è visibilmente deluso. "C'é sicuramente tanto da fare - ammette il neo tecnico juventino – I ragazzi ci hanno messo la voglia, ma in molte occasioni c'é stata troppa frenesia. Abbiamo tentato di fare la partita più della Lazio, ma sono mancate diverse cose, in fase di possesso palla e in fase di non possesso. Abbiamo intasato gli spazi piuttosto che sfruttarli: ad esempio Diego e Del Piero hanno giocato molto vicini, a tratti troppo. In particolare Diego deve cercare spazio sulle fasce, dove gli avversari non arrivano a coprire".
Zaccheroni però non si scoraggia. "Credo fermamente in questa squadra - afferma -. Ho tanti giocatori di qualità per far bene e sono sicuro che quando recupereremo gli infortunati ci sarà un crescendo. I ragazzi erano molto rammaricati, ho visto tanta rabbia nello spogliatoio, ma sono fiducioso. Abbiamo un organico di spessore che ci può far vincere, questo significa andare in Champions League, non competere con l'Inter". Sul futuro ripete lo stesso concetto del giorno della presentazione. "Spero di ottenere risultati tali da mettere in difficoltà i dirigenti - dice Zaccheroni -. Poi se arriverà qualcuno più bravo di me, meglio ancora. Io credo in questo organico che ha risorse non evidenziate, credo che da ora in avanti la squadra sarà in crescita". In attesa della crescita, resta una Juve che non sa più vincere. "Ma io ho visto progressi, stasera come in altre occasioni - spiega il vicedirettore generale, Roberto Bettega -, anche se sapevamo che Zaccheroni non poteva avere la bacchetta magica. La squadra è cresciuta singolarmente e collettivamente ma non è andata bene. Persiste infatti la situazione emotiva difficile. Facciamo fatica a pensare di poter vincere, ci complichiamo la vita e questo non è bello. Zaccheroni? Lo abbiamo scelto per l'esperienza e per la sterzata che poteva dare ai giocatori. E' stata scelta voluta, oculata e ponderata, consapevoli che Zac potesse fare bene. Ci aspettiamo che ci metta in difficoltà per una riconferma. Benitez? Non lo conosco personalmente, è questa mi pare la risposta più convincete. Da quello che ho letto sui giornali, Benitez ha quattro anni e mezzo di contratto e pensare di portarlo via non credo sarebbe stato così facile e veloce".    

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