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Palermo, villa confiscata alla mafia assegnata all'Ordine dei giornalisti

L'immobile fa parte del complesso di via Bernini nel quale fu scoperto il covo di Totò Riina

Palermo. Si è conclusa la procedura amministrativa per l'assegnazione all'Ordine dei giornalisti di Sicilia di una villa confiscata alla mafia. La villa fa parte del complesso di via Bernini nel quale è stato scoperto il covo di Totò Riina. Nei prossimi giorni sarà consegnata per l'avvio dei lavori di recupero e di ristrutturazione. E' nei progetti dell'Ordine utilizzare una sede prestigiosa anche per promuovere attività culturali e incontri con le scuole e con i giovani.
L'agenzia del demanio ha comunicato di avere concesso l'immobile a canone agevolato per la durata di 19 anni. Il presidente regionale dell'Ordine dei giornalisti, Franco Nicastro, e il segretario, Nuccio Anselmo, sottolineano che l'atto di assegnazione esprime anche un riconoscimento all'impegno professionale e alla testimonianza civile del giornalismo siciliano. "Otto cronisti - hanno ricordato Nicastro e Anselmo - sono morti perché cercavano la verità e tenevano la schiena dritta davanti ai poteri criminali. E ancora oggi la cronaca si incarica di confermare che i rischi non sono del tutto fugati. Il prefetto di Palermo, Giancarlo Trevisone, ha colto il valore morale espresso in questi anni dal giornalismo siciliano e si è impegnato a darne personalmente il più ampio riconoscimento".

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