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Fiat, Marchionne chiude i conti del 2009 e pensa a Termini

Domani il Cda sul bilancio, mentre venerdì si aprirà il tavolo tecnico per affrontare il caso dello stabilimento siciliano. E sul tetto continua la protesta degli operai dell'indotto

Palermo. La Fiat presenta domani i conti del 2009, mentre venerdì pomeriggio al ministero dello Sviluppo Economico è convocato il tavolo tecnico per affrontare il capitolo Termini Imerese. "I risultati saranno migliori di quelli stimati dagli analisti", ha detto qualche giorno fa l'amministratore delegato, Sergio Marchionne, riferendosi alla previsione di una perdita netta di 470 milioni di euro e di un risultato della gestione ordinaria a 1,03 miliardi. Nella cittadina siciliana non si ferma la protesta degli operai della Delivery Email, da cinque notti sul tetto di uno dei capannoni, per dire no ai licenziamenti dovuti alla decisione della Fiat di riassorbire le attività di pulizia dei cassoni per la raccolta dei materiali finora date in appalto.
"Siamo stanchi ma non scendiamo, abbiamo ancora le forze per rimanere qui anche se piove e fa freddo", afferma uno di loro, Antonio Tarantino, ma un medico avverte che le condizioni fisiche e psicologiche dei lavoratori non sono buone. "E' incomprensibile, oltre che pericoloso, l'ostinato silenzio di Fiat su quanto sta accadendo in questi giorni a Termini Imerese" sostiene Giovanni Centrella, segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici, che chiede di non sottovalutare il rischio di esplosione della rabbia dei lavoratori. Per la fabbrica Fiat il finanziere siciliano Simone Cimino, fondatore e gestore del fondo Cape Natixis, ha presentato alla task force tecnica nominata dal governo il suo progetto. L'idea sarebbe quella di realizzare con la società indiana Reva un centro di assemblaggio di vetture ecologiche di piccole dimensioni, ma Marchionne ha detto di non avere avuto ancora alcun contatto. L'amministratore delegato è al lavoro, nel suo ufficio al Lingotto, per chiudere il preconsuntivo 2009 che lunedì porterà al consiglio di amministrazione, dopo aver dato un segnale positivo per il marchio Alfa Romeo con la nomina di Harald Wester. Marchionne, che la prossima settimana dovrebbe ripartire per Detroit, ha parlato di "un 2010 migliore del 2009 anche senza incentivi auto". Gli analisti calcolano per la Fiat Auto un risultato della gestione ordinaria di 200 milioni nel quarto trimestre 2009 e di 480 milioni nell'intero esercizio, per la Cnh rispettivamente di 110 e 350 milioni, per l'Iveco di 35 e 60 milioni. Per l'Auto è previsto un calo a 400 milioni nel 2010 ma una crescita a 630 milioni l'anno prossimo, mentre le altre due società core business del gruppo miglioreranno il risultato della gestione ordinaria sia nel 2010 sia nel 2011. Contro i tagli annunciati dalla Fiat protestano anche i lavoratori Iac, concessionaria e officina del marchio della casa torinese in Belgio, che si sono incatenati davanti al salone dell'Auto di Bruxelles.

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