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Calano in Sicilia i furti di opere d'arte

I dati del 2009 forniti dal nucleo tutela patrimonio dei carabinieri fanno registrare una diminuzione dei reati legati ai beni culturali rispetto al 2008

Palermo. In Sicilia calano i furti delle opere d’arte. Nel 2009 sono positivi i risultati ottenuti dalle attività preventive e repressive ad opera della dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale. I dati sui reati relativi a quadri o sculture forniti dalla stessa sezione e provenienti dalla banca dati dei Beni culturali mostrano una sensibile diminuzione rispetto al 2008. Un solo furto ai musei, sette agli enti pubblici contro gli 11 avvenuti l’anno prima. I furti alle chiese,  tra i più diffusi, da 34 sono scesi a 25. Calano anche i furti ai privati, da 21 a 13.
Un risultato sensibile che si deve al maggiore controllo del mercato attraverso l’utilizzo del web. Come dichiara il comandante del nucleo tutela patrimonio culturale, Giuseppe Marseglia “i trafficanti di opere d’arte scelgono sempre più  internet per piazzare la refurtiva. Addirittura per la vendita è stata utilizzata anche la piattaforma di e-bay. Per noi è un vantaggio dato che con il web cresce esponenzialmente la possibilità di controllare e rintracciare l’illecito”. L’aiuto più valido nel contrasto del fenomeno arriva però dai cittadini. “Sono aumentate le segnalazioni da parte dei privati. La società civile è diventata più sensibile al fenomeno. La gente sente i beni artistici come patrimonio appartenente alla comunità, e quindi è più vigile e disposta a collaborare”.
Sono 8.445 gli oggetti recuperati e precisamente: 2.914 beni archeologici, 5 beni d’antiquariato, 5.488 beni librari e archivistici, 38 beni artistici falsi. Una refurtiva dal valore commerciale di 900 mila euro. Continua, però, il saccheggio  dei siti archeologici ad opera dei tombaroli, a causa anche della scarsa segnalazione perché per lo più si tratta di scavi clandestini. Per quanto riguarda i siti archeologici in mare la situazione è quasi inversa. Grazie all’efficacia delle attività preventive che vede impegnate in sinergia con il nucleo Tpc , la Soprintendenza del Mare e il nucleo carabinieri subacquei.

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