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Pelliccia mon amour

Ecco le tendenze di Blumarine, Dolce e Gabbana, Furla. Le gonne in astrakan di Hermès

Dopo decenni d’invasione di piumini, torna ad essere protagonista nel guardaroba femminile per questa fredda stagione, che piaccia o meno, la signora  pelliccia, in tutte le sue possibili varianti.
Odiata dagli animalisti, ma amata dalle fashion victim, la pelliccia, quella vera, sembra, malgrado la crisi, non conoscere “letargo”.
Ideale per il giorno, adattabile per la sera, la pelliccia, non c’è niente da fare, contro il freddo non la batte proprio nessuno.
Animalisti, attenzione gli stilisti fanno marcia indietro e sulle passerelle invernali del 2010 la propongono come capo principe di stagione. Non più come semplice dettaglio: un colletto, un polsino, nei risvolti delle giacche, sulla patta di una borsa o per rivestire un cappotto, la pelliccia, nel 2010, si declina nelle forme più diverse: poncho, mantella, cappotto, gilet, giubbotto, trench, piccolo giacchino, persino abito da sera. E non finisce qui: cappelli, manicotti, guanti, sciarpe,  borse e stivali.
Un trend controverso questo che, com’è facile immaginare, ha provocato opposizione accese da parte delle associazione animaliste, ma che non ha fermato gli stilisti tutti. Da New York a Londra, da Milano a Parigi, infatti, se ne sono visti di tutti i tipi, di tutti i colori e di tutte le forme.
La signora Blumarine, affezionata dell’animalier, la preferisce maculata, una stampa che è sempre presente nelle creazioni di Anna Molinari e che anche in questa fredda stagione non mancherà di mostrarsi in tutte le possibili combinazione di colore e forme: dal cappotto slim, anni cinquanta, dalla linea bon-ton, genere Audrey Hepburn, al caban doppiopetto da portare su mini abiti in cashmere col collo alto.
La  ragazza di Blugirl, la linea giovane di Anna Molinari, invece, preferisce al macchiato la mongolia che si tinge ora di blu cobalto , ora di verde smeraldo.  Lunghe pellicce in pelo di kidassia e giacchine di broccato con voluminose maniche di volpe, impreziosite con bottoni gioiello, in casa del duo Dolce e Gabbana.
Gonne in astrakan, bomber in pelliccia, giacconi foderati di zibellino e grintose giacche aviator con importanti colli in pelliccia (nei toni del grigio e del marrone), le pellicce presentate in passerella nella collezione invernale del francese Hermès, disegnata da Jean Paul Gaultier.
Paul & Joe,  punta sul rosa-shocking, dall’esprit ’80, per il giubbotto di pelliccia. Stessa tinta anche per la pelliccia di Sportmax.
Tripudio di pellicce anche in casa Fendi, dove il capo cult è da sempre rappresentato dalla pelliccia con una netta predominanza di visoni, zibellini e volpi, nei colori caldi del grigio e del tabacco.
Tod’s, Furla, Cartier e Alberta Ferretti propongono la pelliccia come borsa, mentre Max Mara ne fa un copricapo in lapin e in visone rasato.
Un’alternativa “politicamente corretta”? La pelliccia ecologica, oggi realizzata con fibre così sofisticate da simulare con arte quelle vere. A voi libero arbitrio!

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