Catania. Per due volte hanno forzato l'ingresso della sede dell'azienda dal coordinatore delle Associazioni antiracket-antiusura di Confcommercio di Catania, Claudio Risicato, ma sempre senza rubare alcunché. Lo denuncia lo stesso Risicato, che nelle due intimidazioni legge il messaggio "possiamo colpirti come e quando vogliamo".
"A mio avviso - sostiene Risicato - i due episodi sono da collegare alla mia attività volontaria di presidente dell'associazione antiracket Rocco Chinnici e di coordinatore provinciale delle associazioni antiracket ed antiusura della Confcommercio. Le intimidazioni subite, immediatamente denunciate - aggiunge - però, mi indicano che la strada intrapresa è quella giusta e in coerenza ai miei valori etici e morali mi spronano a continuare nell'attività di contrasto alla criminalità organizzata per la libertà di impresa".
Confido nell'operatività delle forze dell'ordine e della magistratura - conclude Risicato - che mi sono particolarmente vicine e nell'azione della Prefettura di Catania. Ringrazio i vertici provinciali e regionali di Confcommercio per il sostegno e la solidarietà ricevuti".
Sulla vicenda Confcommercio Sicilia manifesta "la propria profonda preoccupazione per i segnali, evidentemente intimidatori. Gli episodi che risultano evidentemente essere un segnale nei confronti dell'intero movimento - ha commentato Pietro Agen, presidente di Confcommercio Sicilia - richiedono uno sforzo congiunto alle associazioni di categoria e alle istituzioni affinché venga confermata quella linea di intransigente resistenza ad ogni forma di sopraffazione e di violenza che tanti danni ha creato allo sviluppo e alla crescita della nostra Regione".
Catania, intimidazione al presidente antiracket
Forzato l’ingresso dell’azienda di Claudio Risicato. La Confcommercio: siamo preoccupati
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