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Terremoto ad Haiti: migliaia di vittime

Quattro scosse violentissime (la più potente da 7 gradi della scala Richter) hanno devastato il paese più povero del continente americano. La Farnesina è al lavoro per verificare se sono coinvolti italiani

Roma. Quattro scosse violentissime di terremoto si sono abbattute su Haiti, il paese più povero dell'intero continente americano. A Port-au-Prince sono crollati anche grandi edifici pubblici: dal palazzo presidenziale ad un ospedale. Morte e distruzione sulla costa che fu covo dei bucanieri francesi, un inferno dove il reddito pro capite è di appena 1.300 dollari, all'anno. Erano le 16:53 locali di ieri (le 22:53 in Italia) quando la terra ha tremato per la prima volta: una botta devastante, 7.0 della scala Richter secondo i dati forniti in diretta dal servizio geofisico statunitense Usgs. Sette minuti dopo, un'altra scossa da 5.9 di magnitudo. Altri 12 minuti ed ecco la terza, da 5.5. E dopo un'ora esatta la terra ha tremato di nuovo: 5.1. Il centro statunitense di monitoraggio degli tsunami ha lanciato un'allerta per tutti i paesi Caraibi, da Cuba alle Bahamas. Ravvicinati gli epicentri, tutti in terraferma e nelle vicinanze della capitale: a 15 km a sud-ovest la prima, a 25 km. a ovest-sud-ovest la seconda e la terza, a 30 km. a sud ovest la quarta. "Tutto ha cominciato a tremare, la gente urla, le case hanno cominciato a crollare. Il caos è totale" ha detto un giornalista della Reuters sul posto.
Nessuno ha ancora idea di quale sia la dimensione del disastro. Migliaia le vittime. La terra trema di continuo. Le comunicazioni sono difficili, ma l'ambasciatore di Haiti negli Stati Uniti, Raymond Alcide Joseph, dopo essere riuscito a mettersi in contatto con i colleghi diplomatici a Port-au-Prince non ha avuto mezzi termini: "Si tratta davvero di un'enorme catastrofe". Secondo le prime testimonianze le strade della capitale sono ingombre di macerie. Sono decine le persone rimaste sotto gli edifici crollati e chi è scampato scava con le mani per liberare chi è rimasto intrappolato. Il presidente americano Barack Obama ha immediatamente offerto aiuto: "I miei pensieri e le mie preghiere vanno a chi é stato colpito dal terremoto. Stiamo seguendo la situazione da vicino e siamo pronti ad aiutare il popolo di Haiti".
La Farnesina sta facendo verifiche sul possibile coinvolgimento di cittadini italiani presenti nella zona.

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