Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Giustizia, scioperano i penalisti

Giornata calda: si fermano novemila avvocati: contestano il processo breve e le mancate riforme strutturali per il settore

Roma. Giornata calda oggi sul fronte giustizia. I circa novemila avvocati aderenti all'Unione delle camere penali scioperano contro il processo breve (alla vigilia della discussione del provvedimento al Senato) e le mancate riforme strutturali per il settore, a cominciare dalla separazione delle carriere in magistratura.
Mentre il plenum del Csm discuterà il parere della Sesta Commissione che di fatto boccia il decreto legge con il quale il governo intende risolvere il problema dei vuoti di organico nelle procure. Il tutto nello stesso giorno in cui si terrà il vertice sulla giustizia del Pdl che segnerà il rientro ufficiale del premier dopo la convalescenza.
   A due mesi di distanza dall'ultima protesta sull'emergenza carceri, i penalisti torneranno dunque a incrociare le braccia. Il problema dei rapporti tra politica e giustizia va risolto con "riforme organiche anche costituzionali", è la loro tesi; mentre invece il ddl sul processo breve è "una nuova e inammissibile scorciatoia", destinata a portare a un "ulteriore blocco del processo riformatore", che dovrebbe partire dalla separazione delle carriere, dalla riforma del Csm e dell'azione penale. E non è tutto: il provvedimento, secondo gli avvocati, contiene "macroscopici profili di illegittimità costituzionale", visto che "discrimina gli imputati sulla base di condizioni soggettive o della natura e gravità del reato".
   Se i penalisti contestano il processo breve, il Csm mette invece in discussione il decreto sulle procure che assegna a Palazzo dei marescialli la possibilità di procedere a trasferimenti d' ufficio per colmare i circa 150 posti vacanti in 80 sedi giudiziarie, soprattutto in Calabria, Sicilia e Sardegna.


Caricamento commenti

Commenta la notizia