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Feste del 2010, pochi ponti per i lavoratori

Cadono di domenica il 25 aprile, Ferragosto e Santo Stefano. Natale e Primo Maggio di sabato

Roma. Molte festività di sabato o domenica, il 2010 non preannuncia nulla di buona per chi ama i ponti lunghi. In pratica gli italiani lavoreranno e produrranno di più, ma si sposteranno meno e forse consumeranno anche meno.  
Se si osserva il calendario, come si legge sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, si può notare che il 25 aprile cade di domenica, il Primo Maggio di sabato, Ferragosto di nuovo di domenica. Anche per il giorno di Natale e quello di Santo Stefano niente valigia per i week-end lunghi: il primo è un sabato, il secondo una domenica. Non resta che rifarsi con le feste dell'uno e il due novembre, i Santi e i Morti (un lunedì e un martedì), dell'8 dicembre, l'Immacolata (un mercoledì), e del 2 giugno (sempre un mercoledì) giorno in cui si celebra la Repubblica.
   
Il sociologo del lavoro Domenico De Masi, fautore dell'"ozio creativo", tanto da essere diventato il titolo di un suo libro, commenta: "Il nostro è un deficit di consumi, non di produzione. Il vero problema è avere più tempo libero, mentre cinque giorni in più al lavoro rappresentano meno consumi, meno vacanze, meno sport. Nei giorni in cui si lavora, infatti, non si consuma, al massimo una coca-cola. La società industriale viveva di lavoro, la posto-industriale vive di consumo. Se vivesse di lavoro non avremmo disoccupati".

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