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Palazzo Costantino e il lento restauro

Un edificio nobiliare cinquecentesco in rovina. I tempi lunghi della burocrazia complicano la ristrutturazione

Palermo. Palermo e degrado. Un viaggio attraverso dimore storiche che passa anche dalle sale in rovina di Palazzo Costantino-Di Napoli, un’abitazione nobiliare cinquecentesca che sorge nel centro storico di Palermo, precisamente ai Quattro canti in via Maqueda. Palazzo Costantino come simbolo, in attesa di un restauro che non arriva mai e sul quale adesso ricade l’attenzione anche dell’amministrazione comunale, nonostante si tratti di una struttura privata. All'edificio il Giornale di Sicilia oggi in edicola ospita una doppia pagina.
Nel Novanta il palazzo venne acquistato da Roberto Ruggi Bilotti d’Aragona con l’obiettivo di farne un albergo-museo. Obiettivo che sposa assieme al gruppo Franza. Con 25mila euro quest’ultimo avrebbe provveduto al restauro ed alla realizzazione dell’albergo. La concessione edilizia dal Comune arriva nel novembre del 2003, ma il rilascio avviene solo nel maggio del 2007. In questi anni le cose cambiano. La cessione della gestione passa alla catena spagnola ‘NH Hotels’ che però non accetta le stesse condizioni del gruppo Franza. Condizioni favorevoli addio dunque. Troppo tempo, troppa burocrazia, secondo Bilotti che accusa il Comune. Che però sostiene che si tratta di una cautela necessaria visto che sono beni tutelati dalla Sovrintendenza. Intanto arriva un settimo bando costituito dagli undici milioni non spesi dei diciotto assegnati ai privati per restauri nel centro storico. La priorità verrà data agli edifici pericolanti.

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