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Body scanner entro due mesi Riggio: 2 milioni per acquistarli

Il presidente dell'Enac: "In Italia ne acquisteremo una decina. Code ai check in? Macché, le procedure saranno più brevi"

Palermo. Pronti a fare il loro ingresso in Italia i body scanner. «Si partirà nel giro di circa due mesi con la sperimentazione in tre aeroporti: Fiumicino, Malpensa e quello di Venezia», ha annunciato il ministro degli Interni Roberto Maroni, alla fine del vertice di oggi, che si è svolto all’Enac con il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli e il presidente dell’Ente nazionale per l’aeronautica civile, Vito Riggio. Proprio Riggio è intervenuto nelle colonne di gds.it, per dare chiarimenti sulla sperimentazione delle macchine che spogliano ai raggi x i passeggeri, pronti a imbarcarsi per voli intercontinentali.

Allora presidente, oggi l’incontro con i ministri di Interni e Infrastrutture che ha dato il via libera ai body scanner. A quando la prima di queste macchine in un aeroporto italiano?
«Il vertice è stato l’occasione per istituire un Comitato interministeriale che entro quindici giorni dovrà esporre un parere su queste macchine. Se il parere sarà positivo, nel giro di un mese o poco più, vedremo i primi body scanner in un aeroporto italiano».

Cosa esaminerà questo Comitato?
«Intanto dovrà esaminare le varie macchine in commercio, perché ci sono più tipi di body scanner. In seguito dovrà indicare quale apparecchio è più sicuro per quanto riguarda il rispetto della salute e della privacy dei passeggeri».

Per questa sperimentazione, quanti body scanner saranno acquistati?
«Inizialmente ne vorremmo due, perché non penso che al momento sia possibile reperirne più di tanti. Sono prodotti solo dagli Stati Uniti e in questo momento ci sarà molta richiesta e non sappiamo quanti ce ne sono a disposizione. Una volta che ci convinciamo sulla loro sicurezza, ne compreremo altri».

Quanto costa una di queste apparecchiature?
«Il prezzo si aggira attorno ai cento – centocinquantamila euro».

Chi li comprerà?
«Ci sono due milioni a disposizione e queste risorse sono a bilancio dello Stato, dunque non ci sarà alcun onere aggiuntivo per i passeggeri. Con questa somma, possiamo comprare una decina di body scanner».

Fiumicino, Malpensa e Venezia. La sperimentazione partirà da questi aeroporti. Quando arriveranno i body scanner negli altri aeroporti italiani con voli intercontinentali?
«Il processo sarà lungo e durerà dei mesi. Per ora ne acquisteremo una decina, poi vedremo come trovare le risorse per comprarne altri».

Dopo che si è deciso per l’introduzione dei body scanner negli aeroporti di tutto il mondo, sono subito sorte polemiche. Violazioni della privacy, pericoli per la salute. In Gran Bretagna si è anche parlato di pornografia e pedopornografia. Cosa ne pensa?
«Il volto viene cancellato. Non c’è archiviazione delle immagini. Sono delle normali radiografie. Se poi qualcuno si eccita con delle radiografie, sta proprio messo male».

Temete lunghe code ai check in con questa procedura?
«No, anzi. Il procedimento sarà più breve. Si dovrà passare dalla macchina alzando le braccia. Non si deve fare altro. Se poi ci sono dei problemi e bisogna perquisire, allora il processo si rallenta. Ma se così sarà, vuol dire che i body scanner non servono. Non credo, però, che succederà ciò».

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