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Il Papa: all'uomo manca l'umiltà

Benedetto XVI alla messa dell'Epifania: "Pensa di conoscere perfettamente la realtà, con la presunzione di avere già formulato un giudizio definitivo sulle cose"

CITTA' DEL VATICANO. Una umanità troppo sicura di se stessa, che pretende di "conoscere perfettamente la realtà, con la presunzione di avere già formulato un giudizio definitivo sulle cose" ha chiuso il cuore "alla novità di Dio". Lo ha affermato papa Benedetto XVI alla messa dell'Epifania, aggiungendo che "quello che manca è l'umiltà autentica, che sa sottomettersi a ciò che è veramente grande".
   "Molti - ha detto papa Ratzinger  hanno visto la stella, ma solo pochi ne hanno capito il messaggio" e "anche se i pochi di Betlemme sono diventati molti, i credenti in Gesù Cristo sembrano sempre pochi".
I doni portati dai Magi alla misera capanna di Betlemme rappresentano - secondo papa Benedetto XVI "un atto di giustizia", di sottomissione a un Dio "che farà loro trascurare i grandi e i potenti di questo mondo", e che "ci aspetta fra i poveri", sulla "strada dell'amore che solo può trasformare il mondo".
   Doni apparentemente poco appropriati - ha osservato il pontefice durante la messa dell'Epifania a San Pietro - per una Sacra Famiglia privata di tutto, che "avrebbe certamente avuto molto più bisogno di qualcosa di diverso dall'incenso e dalla mirra" e alla quale "neppure l'oro poteva essere immediatamente utile".
   "Ma questi doni - ha spiegato Ratzinger - hanno un significato profondo: sono un atto di giustizia. Infatti, secondo la mentalità vigente a quel tempo in Oriente, rappresentano il riconoscimento di una persona come Dio e Re: sono, cioé, un atto di sottomissione. Vogliono dire che da quel momento i donatori appartengono al sovrano e riconoscono la sua autorità. La conseguenza che ne deriva è immediata. I Magi non possono più proseguire per la loro strada, non possono più tornare da Erode, non possono più essere alleati con quel sovrano potente e crudele. Sono stati condotti per sempre sulla strada del Bambino, quella che farà loro trascurare i grandi e i potenti di questo mondo e li porterà a Colui che ci aspetta fra i poveri, la strada dell'amore che solo può trasformare il mondo".

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