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Auckland: Pennetta e Schiavone ok

Bene le nostre ragazze in Nuova Zelanda. La brindisina batte la spagnola Navarro, mentre la milanese non dà scampo alla Mirza. Niente da fare per la Vinci a Brisbane

WTA AUCKLAND
Pennetta b. Suarez Navarro 62 62
Pochi fastidi per Flavia Pennetta nel secondo turno del torneo Wta di Auckland. La brindisina supera la spagnola Carla Suarez Navarro con un doppio 62 in 1h e 18' e si qualifica per i quarti di finale dove affronterà la vincente di Rezai-Cibulkova.
La cronaca
Flavia parte bene e conquista un break in apertura, che però restituisce immediatamente (già 6 errori non forzati dopo i primi 2 giochi). La spagnola al servizio non è incisiva e l'italiana ne approfitta per strappare nuovamente il servizio avversario e portarsi 3-1. Nell'ottavo gioco arriva poi un altro break in favore della Pennetta che porta a casa il set per 6 giochi a 2.
Il secondo parziale inizia con un monologo azzurro fino al 4-0, qui Flavia concede qualcosa e la Suarez Navarro si ridesta recuperando uno dei due break di vantaggio. Finalmente si vede anche qualche punto portato a casa dalla spagnola con il suo bel rovescio a una mano. L'ottavo gioco è quello più combattuto, con al servizio la 20enne delle Canarie che si vede annullare diverse palle game prima di arrendersi al secondo match point concesso con l'ennesimo dritto che vola via.
E' stata in ogni caso una partita per gran parte piena di errori, per fortuna di Flavia l'avversaria è stata ben più fallosa di lei e ha concesso ben 17 palle break (salvandone 10).
La Pennetta ha offerto però una buona prova al servizio nonostante abbia messo in campo solo il 43% di prime (60% di trasformazione con la prima e 56% con la seconda), e la Suarez Navarro abbia convertito entrambe le palle break che le sono state concesse.
Gli altri incontri

Facile anche il compito di Francesca Schiavone che si sbarazza agevolmente dell'indiana Sania Mirza in 1h e 10' con il punteggio di 60 63.
Nel primo set la milanese ha tenuto un'alta percentuale al servizio, 83% di prime in campo con il 70% di trasformazione, e ha annullato tutte 2 le palle break concesse.
Il secondo set è stato invece più combattuto, scendono notevolmente le prestazioni al servizio di Francesca (solo il 34% di prime in campo) che ha concesso ben 9 palle break, salvandone 7 ma cedendo la battuta 2 volte. La Mirza invece cede per tre volte il servizio, l'ultima nel nono gioco quando serviva per rimanere in partita.
Vince nettamente la Cornet con la Vesnina, chissà che la francesina, dopo un 2009 disastroso, non sia in via di ripresa. Al prossimo turno la francese sarà l'avversaria proprio della Schiavone.
Da segnalare la vittoria in tre set dell'eterna Kimiko Date contro la testa di serie n°5 Razzano. Oraperò  per la giapponese il compito sembra davvero proibitivo: c'è la Wickmayer, e vedremo se riuscirà a compiere l'ennesima impresa.
Flavia e Francesca, che fanno coppia nel torneo di doppio, hanno raggiunto la semifinale sconfiggendo ai quarti la coppia Borwell/Kops-Jones per 76(5) 64.
I risulati:
(1) Flavia Pennetta (ITA) d. Carla Suárez Navarro (ESP) 62 62
(3/WC) Yanina Wickmayer (BEL) d. Ioana Raluca Olaru (ROU) 62 62
(4) Francesca Schiavone (ITA) d. Sania Mirza (IND) 60 63
(WC) Kimiko Date Krumm (JPN) d. (5) Virginie Razzano (FRA) 36 63 62
Alizé Cornet (FRA) d. (6) Elena Vesnina (RUS) 61 61
Dominika Cibulkova (SVK) d. (7) Aravane Rezai (FRA) 63 64
Shahar Peer (ISR) d. Magdalena Rybarikova (SVK) 61 60
Maria Kirilenko (RUS) d. Kaia Kanepi (EST) 62 63
Gli accoppiamenti ai quarti di finale:
(1) Pennetta - Cibulkova
(4) Schiavone - Cornet
(3/WC) Wickmayer - (WC) Date Krumm
Kirilenko - Peer

WTA DI BRISBANE

Henin b. Karatancheva 64 63
Buona vittoria sulla Karatancheva per una Henin che comunque è parsa ancora in rodaggio. Da registrare soprattutto il rovescio, nonostante abbia regalato qualche perla con il suo marchio di fabbrica, il colpo è ancora insicuro. La capacità di concentrazione è sempre la stessa, pochi passaggi a vuoto e ma ancora i colpi sono discontinui. Il tabellone è in ogni caso dalla sua, al prossimo turno affronterà l'ungherese Czink e potrà usare questo match per prendere ulteriore confidenza con il gioco.
La cronaca
La Henin entra in partita un po' contratta e concede subito il break, che però recupera prontamente. La belga poi fatica a tenere i suoi turni di servizio successivi, si va sempre ai vantaggi ma senza break. Sul finale del set la kazaka si è fatta prendere un po' dalla fretta, nonostante stesse giocando alla pari con l'ex numero uno del mondo ( o forse s'è agitata proprio per quello…) al nono gioco concede il break decisivo con un doppio fallo. La belga quindi va a servire per il match e per la prima volta tiene il servizio a 15, 6-4.
La Karatancheva è ancora scossa dal finale di primo set e concede una palla break nel primo gioco. Diverse palle scontrate della Henin però permettono alla kazaka di tenere comunque il servizio. Come è accaduto nel primo set, è proprio la Karatancheva a strappare per prima il servizio avversario e portarsi 2-0, avrebbe anche una palla per il 3-0 ma non la frutta. Justine allora approfitta delle seconde deboli dell'avversaria e infila 5 giochi consecutivi, tutti comunque molto combattuti con palle game (e palle break) per entrambe le giocatrici. La Henin se li è aggiudicarseli in virtù della sua capacità di giocar meglio i punti importanti, in questo non è affatto cambiata. La belga cede però la battuta quando serve per il match, ma l'epilogo è solo rimandato di un gioco. Con l'ennesimo break Justine si porta a casa la seconda vittoria dal suo rientro.
Gli altri incontri

Piccola occasione mancata per Roberta Vinci, che cede in tre set alla russa Pavlyuchenkova. La tarantina si aggiudica agevolmente il primo parziale per 61 e si porta in vantaggio 4-2 nel secondo prima di subire la rimonta della russa che infila 4 giochi consecutivi e trascina la partita al terzo set. Il parziale decisivo è senza storia e la Pavlyuchenkova restituisce il 61 che aveva subito nel primo set, vendicando così anche la sconfitta subita al secondo turno di Wimbledon proprio da Robertina.

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